Dario morello: il subbuteo e' ancora attuale
Dario Morello idolo all'Inter e alla Reggiana: il Subbuteo è ancora attuale, i giovani devono riscoprirlo e serve anche per la tattica.
Subbuteoland, quella che è stata ribattezzata "la Coverciano del Subbuteo" ha ospitato, nel week-end del 29 e 30 ottobre, la Champions League di calcio tavolo la versione agonistica del subbuteo, il celebre gioco molto in voga negli anni 70 e 80 e che il pluricampione reggiano Saverio Bari ha l'obiettivo di rendere nuovamente attrattivo per i più giovani e non solo.
A dare il calcio d'inizio per l'edizione 2022 della Champions League l'ex calciatore Dario Morello, protagonista dello scudetto dei record dell'Inter di Trapattoni e poi idolo della Reggiana di Pippo Marchioro (quella della promozione in serie A e della successiva salvezza), attualmente impegnato con la sua Morello Football School.
Dopo avergli fatto visitare la struttura, nei minuti precedenti al calcio d'inzio l'abbiamo intervistato sul subbuteo e non solo.
Morello, abbiamo il piacere di averla a Subbuteoland, conosce il subbuteo? Ci ha mai giocato?
Si, conosco il Subbuteo, ci giocavo da ragazzino. Per noi era quello che è oggi FIFA, lo conservo ancora, anche se non ci gioco da tanto tempo.
Ha visitato questa struttura interamente dedicata al Subbuteo, che idea si è fatto?
Parliamo di un gioco che anche oggi conserva un suo fascino ed una sua attualità, sono convito che vada fatto conoscere ai ragazzini, quindi complimenti a Saverio Bari ed a tutti quelli che lavorano in questa struttura.
L'allenatore del Tottenham Antonio Conte ha rivelato di usare spesso il Subbuteo per studiare nuove soluzioni tattiche e spiegarle ai suoi giocatori. Nella sua attività di allenatore lo ha mai usato?
Non ero a conoscenza di questa metodologia usata da mister Conte. Si tratta certamente di una buona idea, sarebbe bello farlo, potrebbe essere una novità.
Siamo a Reggio Emilia, lei è sicuramente un idolo dei tifosi della Reggiana che ricordo ha delle stagioni con la maglia granata?
Conservo ricordi bellissimi, c'era un clima di armonia, tra noi giocatori e con il Presidente Fiaccadori, il direttore Renzo Corni, mister Marchioro, i magazzinieri, Ribolzi e Crotti che purtroppo non ci sono più così come William Vecchi. C'era grande unità di intenti, andavamo molto d'accordo,e non è un caso se abbiamo vinto il campionato di Serie B e ci siamo salvati in Serie A con il livello, altissimo, di quegli anni.
Mi perdoni una curiosità, è rimasto in contatto con i suoi ex compagni di squadra di quella Reggiana?
Abbiamo un gruppo su WhatsApp e ci sentiamo spesso. Eravamo un'ottima squadra, ma prima di tutto un gran gruppo, un gruppo di amici, allora, come oggi dopo quasi vent'anni.
Dopo il calcio giocato si è dedicato alla formazione dei calciatori di domani. Anche il Subbuteo ha una sua versione agonistica che è il calcio tavolo ed anche qui formiamo i campioni di domani. Che consiglio da ai ragazzini che arrivano alla Morello Football School sognando di diventare calciatori?
Da noi gli insegniamo prima di tutto il rispetto, per gli avversari, per gli arbitri, per gli allenatori. Vogliamo che i ragazzini imparino e crescano, come persone e come giovani calciatori, in un ambiente sano ed in tutta tranquillità facendo sport e non perdendo mai di vista il divertimento.
Da campione quale è, avendo diviso lo spogliatoio con grandissimi nomi del calcio nazionale ed internazionale per chi è già oltre l'ambito della formazione e pratica uno sport come il calcio o gioca a calcio tavolo a livello agonistico che consiglio si sente di dare?
L'unico consiglio che posso dare è quello di cercare di rimanere umili e pensare sempre al lavoro da fare per migliorarsi sempre, non c’è età per farlo.